Storia sentimentale dell'astronomia
Marte è un pianeta ostico anche se si usa un buon telescopio. Galileo poté soltanto notare la lieve fase che intacca la rotondità del suo disco
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" scoperta da Robert Hooke un anno prima, seguì il pianeta per 29 rotazioni e ne calcolò il periodo in 9 ore e 56 minuti, valore vicinissimo a quello reale
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La Nasa lo ha celebrato con la navicella “Cassini”, inviata verso Saturno il 15 ottobre 1997 ed entrata in orbita intorno al pianeta il 1° luglio
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Il battesimo del nuovo pianeta suscitò un dibattito. Vinse l’astronomo tedesco Titius Bode, che aveva proposto il nome di Urano per coerenza con la
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Da poco era nata una “polizia del cielo” per iniziativa del barone ungherese Franz Xavier von Zach con lo scopo di rintracciare il pianeta che
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Cerere è classificato come “pianeta nano”, alla pari dell’ex pianeta Plutone (stanato nel 1930 dall’americano Clyde Tombaugh). Un vero pianeta, l’ottavo
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di rintracciarlo alcuni mesi dopo, il 7 dicembre 1801. Si accertò così che non era una cometa e neppure un pianeta, ma un oggetto più piccolo della
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James Gregory perfezionò il metodo di Huygens: osservò un pianeta fino a quando gli parve che avesse la stessa luminosità di Sirio, poi passò a
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più vicino al Sole, e per Urano, il più lontano, quel grande pianeta al di là di Saturno scoperto casualmente da Hershel nel 1781.
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di Urano rispetto alle previsioni calcolate, individuare un ipotetico pianeta più lontano capace di giustificare con le sue perturbazioni quelle
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Friedrich Wilhelm Bessel in una conferenza pubblica aveva fatto notare che le anomalie del suo moto potevano far pensare a un pianeta perturbatore ancora
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Le Verrier si applicò prima a Mercurio. Partendo da 200 misure della posizione del pianeta ottenute tra il 1836 e il 1842, studiò le perturbazioni di
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’esistenza di un pianeta tra Marte e Giove: ebbene, nel 1801, più o meno alla distanza giusta, era saltato fuori Cerere. L’altra conferma venne con la
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latinizzato in Titius) nel 1772 aveva trovato una curiosa relazione matematica tra le distanze dei pianeti dal Sole. All’incirca, ogni pianeta dista dal
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Il pianeta fantasma è in trappola
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Il 31 agosto Le Verrier pubblica i dati dell’orbita del presunto pianeta e ne indica la probabile posizione in modo più preciso. Poi – constatati i
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lascia cadere il discorso ma, intuendo che la pista è promettente, il 9 luglio ordina a James Challis (1803-1882) di cercare il pianeta sulla base delle
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Trascorrono altri sette mesi. Il 1° giugno 1846 i calcoli di Le Verrier giungono a indicare la posizione approssimativa del pianeta perturbatore di
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centimetri, non solo avvista subito Nettuno ma il 10 ottobre scopre Tritone, primo satellite del nuovo pianeta. La conoscenza di Nettuno e della sua
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prima: l’orbita di Mercurio. Come al solito, lavora su dati di archivio, 397 osservazioni del passaggio al meridiano del piccolo pianeta eseguite all
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un buon telescopio rifrattore) e si convince della validità dell’osservazione al punto da battezzare Vulcano il nuovo pianeta.
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scriveva di aver osservato il transito davanti al Sole del pianeta ipotizzato.
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Un farmacista tedesco, Samuel Heinrich Schwabe, si dedicò all’osservazione del Sole. Il suo sogno era scoprire un pianeta interno all’orbita di
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all’apertura di sbarramenti per regolare il regime idrico di un pianeta assetato, i cui abitanti avevano ingaggiato una disperata battaglia per la
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industriale degli abitanti del pianeta”.
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rivista Natura e arte scriveva: “La rete formata da canali probabilmente fu determinata in origine dallo stato geologico del pianeta, e si è venuta
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saremmo arrivati a esplorare direttamente il pianeta che lui scrutava con grande fatica attraverso le lenti del suo telescopio. Il primo successo nell
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In quell’anno Marte è in posizione molto favorevole e Antoniadi il 20 settembre può osservare il pianeta in condizioni atmosferiche eccezionalmente
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Oggi anche il nostro pianeta viene ininterrottamente fotografato dallo spazio per tenere sotto controllo un gran numero di fenomeni, a cominciare
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invece ricordano che per osservare in Giappone il transito del pianeta Venere davanti al Sole dell’8 dicembre 1874, l’astronomo francese Pierre Jules
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gassose. Sempre lui nel 1889 dimostrò che la luce di Urano è radiazione solare riflessa e così eliminò gli ultimi dubbi sulla sua natura di pianeta.
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Plutone, pianeta per 76 anni
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avere scoperto un pianeta. La gloria durò 76 anni e sei mesi. Il 24 agosto 2006 l’assemblea dell’Unione Astronomica Internazionale ha declassato Plutone
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Nell’Osservatorio che aveva fondato a Flagstaff, Lowell eseguì estenuanti perlustrazioni celesti per trovare l’ipotetico “Pianeta X” ma morì nel 1916
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di Nettuno fecero pensare a un altro ipotetico pianeta ancora più lontano. In molti – Flammarion, Todd, Gaillot, Pickering – provarono a calcolarne la
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Come si demolisce un pianeta
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2015. E pazienza se, partita avendo come meta il nono pianeta del Sistema Solare, quando arriverà troverà un modesto “pianeta nano”.
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, non poteva essere il Pianeta X, e il giovane astronomo ricominciò a confrontare fotografie. Nessun pianeta, ma la sua fatica fu in parte compensata
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, un oggetto in proporzione molto grosso, con un diametro di 1200 chilometri. A questo punto fu possibile misurare con precisione la massa del pianeta
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Di fatto, Plutone è “il pianeta che non fu mai”: non perturbava Nettuno per il semplice fatto che non esistevano perturbazioni, massa e diametro sono
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2) Un pianeta nano è un corpo celeste che orbita intorno al Sole; ha una massa sufficiente per cui l’autogravità prevale sulle forze di corpo rigido
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1) Un pianeta è un corpo celeste che orbita intorno al Sole; ha una massa sufficiente per cui l’autogravità prevale sulle forze di corpo rigido tanto
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Ricapitolando, i pianeti esterni in prossimità dell’opposizione (quando, nell’ordine, si trovano allineati il Sole, la Terra e il pianeta considerato
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Così il pianeta avanza, si ferma, arretra e torna ad avanzare. Ma non si riesce ancora a salvare l’uniformità del suo moto. L’equante risponde
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attesa che un simile spettacolo avvenga nell’era telescopica. Paragonabile per luminosità al pianeta Giove, ma dotata di scintillio come è tipico delle
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Galileo nel Sidereus nuncius – nel Somnium Keplero descrive la Luna come un pianeta dalle caratteristiche terrestri e non come la sfera levigata degli
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cannocchiale da 15 ingrandimenti Galileo vede due stelline a sinistra di Giove e una a destra. La sera dopo le tre stelle sono tutte a destra del pianeta
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formavano un angolo piccolo rispetto alla Terra, e certo la qualità dello strumento non aiutava una visione distinta. Galileo descrive il pianeta come se
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Sole. Nelle sere di ottobre incominciò a distanziarsene, e Galileo poté indagare anche questo pianeta. Per più di un mese Venere gli apparve come un
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È sorprendente la precisione che Galileo ottenne nel rappresentare il sistema dei satelliti con il suo giovilabio. La distanza dal pianeta di Io, il
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